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Curiosità e miti sull'allattamento del neonato

Molti vecchi miti e curiosità sull'allattamento vanno sfatati e tante vecchie abitudini delle mamme che allattano dovrebbero essere abbandonate.

Attenzione ai miti sull'allattamento da sfatare

  • La donna che allatta al seno deve sentirsi libera di mangiare seguendo le proprie abitudini. Se la madre nota che il consumo di certi cibi determina disturbi al bambino, potrà allora decidere a ragione di provare ad eliminarli dalla sua dieta. Solo se la donna segue una dieta vegetariana stretta il latte materno prodotto può essere carente di vitamina B 12, che la mamma assumerà sotto forma di integratori alimentari specifici.
  • Non è documentato che bere molti liquidi (acqua, birra, brodo di pollo, boza, mate cocido, ecc) aumenti la produzione del latte. E’ una credenza giustificata nel caso che il clima sia molto caldo e perciò si ha, da parte della mamma, un’eccessiva perdita di liquidi con il sudore. In questo caso però la sete guiderà la mamma nel bere la quantità giusta di liquidi, senza fare troppi calcoli. Se non è molto caldo, la produzione di latte è favorita soprattutto dal ciucciare correttamente e a domanda del seno materno da parte del bambino.
  • La pulizia quotidiana del corpo e del seno è sufficiente per proteggere il bambino da molti rischi di infezione, senza dover ricorrere a particolari rituali igienici.
  • La mamma può continuare l’allattamento anche se ha l’influenza o altre infezioni comuni.
  • La mamma può fare una normale attività sportiva, anzi questa incrementa la produzione di latte.
  • La mamma può sottoporsi ad accertamenti diagnostici (radiografie per esempio), sottoporsi ad anestesie (dentarie per esempio), assumere la maggior parte dei farmaci, se ne ha bisogno, una volta verificata la loro compatibilità con l’allattamento.

Attenzione alle abitudini che invece dovrebbero essere evitate perché possono influenzare negativamente l’allattamento.

  • Il fumo di sigarette può ridurre la produzione di latte e fa sicuramente male alla mamma e a chi le sta vicino. Aumenta il rischio di malattie respiratorie e di morte improvvisa in culla
  • Gli alcolici vanno evitati o almeno consumati con molta moderazione e solo ai pasti, perché l’alcool passa liberamente nel latte e, se in eccesso, è capace di causare sonnolenza e disturbi dell’alimentazione nel poppante.
  • E’ molto importante l’allattamento esclusivo al seno, cioè senza aggiunte di altri liquidi (latte artificiale, tisane, camomilla) o alimenti semisolidi e solidi (frutta, pappe e minestrine). Quanto più esclusivo è l’allattamento materno e quanto più è prolungato, tanto maggiore sarà il beneficio di salute per madre e per bambino/a. Evitando aggiunte non necessarie è più probabile che l’allattamento continui nel tempo, con i suoi conseguenti benefici.
  • Se il bambino cresce regolarmente, l’alimentazione può continuare ad essere esclusivamente al seno per tutti i primi 6 mesi. Il latte materno ha la composizione adeguata per rispondere in questo periodo a tutte le esigenze nutrizionali del bambino. Se avete qualche dubbio che il latte sia insufficiente o vi sembra che il/la bambino/a ne richieda di più, contate quanti pannolini bagna in 24 ore. Se sono 4-5 o più tranquillizzatevi. Il latte è sufficiente.
  • Dare al bambino alimenti diversi dal latte materno, senza precisa motivazione non reca alcun vantaggio.

(Liberamente tratto da: BAMBINE e BAMBINI del MONDO GUIDA PER LE FAMIGLIE, Ministero della Salute)

23/11/2010

21/8/2012

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