Rosse, buone. Evviva le bacche di Goji

Si narra che tanti ma tanti anni fa, durante la dinastia Tang (siamo all'incirca nell'800 d.C.), nei pressi di un tempio buddista in Tibet ci fosse un pozzo d'acqua magico: gli abitanti che regolarmente vi si recavano per pregare bevevano la sua acqua e, anche ad 80 anni, non avevano capelli bianchi e non avevano perso neanche un dente. L'acqua era così speciale perchè sulle sponde vi erano tantissime piante di Goji, e le bacche rosse di questa pianta, cadendovi dentro, la arricchivano con le loro proprietà. E questa buona e favorevole nomea si è tramandata di figlio in figlio e, nei giorni nostri, di nazione in nazione. Cosicchè non solo in Tibet e in Oriente ma oramai ovunque nel mondo, i frutti del Lycium Barbarum sono considerati una potente risorsa contro l'invecchiamento.

Le "bacche di Goji" crescono spontaneamente nelle valli dell'Himalaya, della Mongolia, del Tibet e in Cina; sono piccole, rosse, dal gusto gradevole seppur non dolcissimo.

Quello che gli studi recenti hanno scoperto è che rafforzano il nostro sistema immunitario e sono la fonte, oggi conosciuta, più ricca di antiossidanti. Se, ad esempio, 100 grammi di mirtilli ci forniscono 3750 Orac (Oxygen Radical Absorbance Capacity, che misurano la "Capacità di assorbimento dei radicali dell' ossigeno", ovvero il livello di sostanze antiossidanti presenti negli alimenti vegetali), se 100 grammi di chicchi di melograno ce ne danno 10.450, l'equivalente in bacche di Goji fornisce ben 30mila Orac.

Inoltre contengono Beta-caratone delle carote, ferro dei spinaci e proteine dei cereali; hanno ben 21 tracce di minerali, incluso il germanio. E poi 18 aminoacidi, Vitamina E, e una quantità di vitamina C cinquecento volte maggiore di quella contenuta nelle arance. Sono anche presenti le vitamine B1, B2 e B6 ( che facilitano la costruzione di nuove cellule e il funzionamento del sistema nervoso) e un buon livello di potassio e magnesio.

Sono raccomandati - specialmente in caso di periodi di dieta o stress o nei cambi di stagione - 14 grammi al giorno di bacche di goji per coprire il fabbisogno giornaliero di vitamine A, B, C, aminoacidi e sali minerali.

Ovviamente, meglio accertarsi che le bacche siano state coltivate in modo biologico. Si acquistano disidratate e si possono mangiare così, semplicemente, o aggiunte magari allo yogurt, al gelato, come la fantasia suggerisce. Oppure si possono mettere in acqua tiepida, affinchè si reidratino, e gustarle più morbide e corpose.

Se ne può fare anche una marmellata. Ecco come: si prendendo 5 cucchiai di bacche secche, le si mette in un pentolino antiaderente con l'acqua necessaria giusto a coprirle; si aggiunge un cucchiaio di fruttosio e uno o due cucchiaini di succo di limone. Portare ad ebollizione. Aggiungere 1 cucchiaino di agar-agar (che consente di addensarsi bene; in alternativa aggiungere la pectina di mele), mescolare bene e cuocere per altri sette minuti, aggiungendo - se necessario - un po' d'acqua. Lasciare riposare e tenere in frigo.

22/3/2012

22/3/2012